Asti, Palazzo Mazzetti
25 gennaio - 29 maggio 2016
Progetto di allestimento e multimediale
La mostra, inaugurata in occasione della Giornata della Memoria, ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio in commemorazione delle vittime dell’Olocausto, è promossa dalla Fondazione Palazzo Mazzetti e dalla Città di Asti, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e con la collaborazione di Banca CRAsti. La collettiva è curata da Ermanno Tedeschi e si avvale della collaborazione dell’ISRAT (Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Asti).
Il fil rouge che collega le opere dei 37 artisti in mostra è l’idea della memoria e del ricordo che lega ogni uomo alle proprie origini e tradizioni, ed intesa come unico strumento di conoscenza che l’uomo ha a disposizione, in quanto rende ciascun individuo consapevole delle proprie esperienze passate, e solo così pronto ad affrontare quelle presenti e quelle future.
La collettiva comprende diversi ambiti della vita umana e diverse discipline. Si parte dall’arte figurativa e concettuale, per passare attraverso le percezioni sensoriali di oggetti (giocattoli, libri, scritti, architettura), fino ad arrivare a suoni, immagini, video interviste, fotografie, sculture e dipinti.
“Una mostra di racconto, composita” – osserva il curatore Ermanno Tedeschi – “che si sviluppa attraverso un linguaggio tecnologico immersivo ed opere ad elevato impatto emozionale”.
La collettiva “RICORDI FUTURI” è suddivisa in nove sezioni, con opere di artisti provenienti da diverse discipline artistiche e con personaggi della cultura internazionale.
Presenti lungo il percorso della mostra, le video interviste ad illustri esponenti della cultura contemporanea. Si parte dall’architetto Daniel Libeskind, e si prosegue con lo studioso, filosofo e poeta Arturo Schwarz, con l’artista Emilio Isgrò, con Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz – Birkenau, fino ad arrivare, nell’ultima sezione della mostra, con la psicologa Maria De Benedetti. Si tratta di personaggi che rappresentano un pezzo della storia che hanno ancora l’entusiasmo ed il desiderio di dedicare il loro tempo per trasmetterci le loro preziose riflessioni.
La sezione "27 gennaio Giornata della Memoria" è dedicata all’Olocausto, ed ospita un’istallazione multimediale costituita da due binari sui quali scorrono documenti e immagini della vita delle famiglie prima della Shoah.
La musica che si ascolta in questa sala, simbolicamente rappresentata da un piccolo violino ritrovato in un campo di sterminio, è il risultato di un monumentale lavoro del Maestro Francesco Lotoro, massima autorità nella ricerca musicale concentrazionaria.
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Riccardo Mazza • Interactive Sound srl
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